Cabin Creek Bridge - un ponte non ordinario


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parte IV: finito il primo ponte

parte V: iniziamo il “vero” ponte

PARTE QUARTA: FINITO IL PRIMO PONTE

Effettuate le prime due stampate di ciascuna metà del ponte, sono state assemblate incollandole fra loro e rifinite con taglierino, lima e carta vetrata. La colorazione è effettuata semplicemente con tempera. Colorare il gesso richiede una certa pazienza: la tonalità del colore “calcestruzzo” è difficile da ottenere: nel primo tentativo il colore è risultato troppo scuro:



Sin dal primo impatto, è evidente che non si tratti di una tonalità accostabile a quella del ponte vero. Allora... una ricoloritura è d'obbligo. Oltre alla ricoloritura con tonalità più chiara, sono stati eseguiti alcuni passaggi di tonalità scura molto diluita (lavaggi) per dare profondità alle irregolarità del modello e alcune invecchiature con tonalità diverse (castano / ruggine). Ultimo tocco, una passata di drybrusch per portare in evidenza i rilievi della struttura.

Il secondo risultato è decisamente migliore.

Qui un lato:




E qui l'altro:




Vista in prospettiva:




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PARTE QUINTA: INIZIAMO IL VERO PONTE

Il primo ponte è stato un test importante: ha consentito di acquisire familiarità con lo stampo, l'incollaggio, la coloritura e l'invecchiamento del modello... ma manca ancora qualcosa: il vero Cabin Creek Bridge è diverso: nelle fotografie ritrovate in rete la parte sinistra del ponte ha due arcate di approccio. Ecco allora che, sfruttando la “modularità” dello stampo, è necessario ripartire e realizzare, in 3 stampate diverse i pezzi necessari per la composizione del modello.

Appena stampati e incollati, prima della rifinitura, i pezzi assemblati appaiono così:




Ora deve iniziare la rifinitura … ma questa è un'altra storia!



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