Principali caratteristiche di un plastico
 
Quando si vuol costruire un plastico, durante la fase della progettazione, si tiene conto di varie caratteristiche
   
La scala
Ovvero il rapporto di riduzione, esso è regolato da apposite norme internazionali, alle quali le ditte produttrici si basano, le varie scale sono nate durante il corso della storia fermodellistica, ecco le scale più usate in Italia:

 

Nome scala
Rapporto
Distanza tra le rotaie (scartamento)
0 ("zero")
1:43
32mm
HO ("acca zero")
1:87
16.5mm
TT ("ti-ti")
1:120
12mm
N ("enne")
1:160
9mm
Z ("zeta")
1:220
6.5mm


Esistono anche gli scartamenti ridotti (chiamati norme), spesso distinte con una "m" per lo scartamento reale di 1000mm o una "e" per lo scartamento reale di 750mm.
Non dobbiamo neppure dimenticarci delle grandi scale come la 1 (uno) o la G (gi) che però sono più per ferrovie da giardino che da salotto. Esistono altre scale, come la S (1:64) o la 00 (zero-zero, 1:72), che però in Italia non sono utilizzate.

Naturalmente per chi sta progettando un plastico più la scala è piccola maggiore e il risparmio di spazio o la complessità dell'impianto.

L'epoca
Cioè il periodo nel quale far viaggiare i nostri convogli. Naturalmente anche l'epoca è regolata da norme, differenti da stato a stato: le fasce temporali sono catalogate in base alla storia ferroviaria del paese a cui si riferiscono seguendo divisioni più o meno marcate. (va detto che, nonostante diversi tentativi, la norma italiana sulla regolamentazione delle fasce temporali non è stata ancora varata, per cui si riporta qui quella tedesca che onestamente per l'Italia non funziona proprio):

Epoca
Dal…Al…
I
1835-1920
II
1920-1945
III
1945-1970
IV
1970-1985
V
1985-oggi

 

La nazione
Se abbiamo dato un "quando", ora tocca dare un "dove", in poche parole dobbiamo solo decidere quale nazione rappresenterà il nostro plastico, sono sempre gettonate anche le zone di confine per la possibilità di veder circolare convogli di due o tre differenti nazioni.

Il soggetto
Questa è forse la caratteristica più importante di un plastico, infatti non solo influisce sul tipo di treni in circolazione, ma anche sul modo di gestire il plastico.
Proviamo a prendere una linea punto a punto, ovvero il minimo indispensabile, cioè un tronco di binario che corre da un punto all'altro e se ben integrato col paesaggio, può offrire molte soddisfazioni al costruttore, inoltre lo si può automatizzare un semplice andirivieni di un convoglio reversibile in caso di esposizioni.
Non facciamo ingannare dalla semplicità del percorso, perché questo tipo di conformazione è molto usata da chi fa diorami e vuole il paesaggio il più fedele possibile alla realtà, inoltre è possibile ampliare il tracciato.
La linea a singolo binario è forse quella più usata dai fermodellisti, sia per motivi di spazio, economici, oppure per il avere qualcosa di semplice dal punto di vista ferroviario e dedicarsi maggiormente al paesaggio.
Naturalmente anche chi si vuol darsi agli scartamenti ridotti può pensare a questo tipo di contesto.
Continuando si può pensare che questa ferrovia si trovi a ridosso di una montagna,o in aperta campagna dove i binari poggiano su un terrapieno che attraversa i campi coltivati, o attraversare una zona industriale con qualche raccordo ferroviario agli stabilimenti, oppure, soprattutto per gli scartamenti ridotti, attraversare un bosco.
Notate le figure, il tracciato è sempre lo stesso, ma è cambiato il contesto, cambiando anche il plastico.
 
FG